“Il mio quartiere”: Città Studi, tra Lambrate e l’Ortica – Emilio Sioli

di

Emilio Sioli

Emilio Sioli, operatore culturale

Qual è il suo quartiere?
Città Studi, tra Lambrate e l’Ortica

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
L’identità del Quartiere è composita. Innanzitutto è un Quartiere Universitario, dove il Politecnico e l’Università degli Studi di Milano hanno molte facoltà. Conserva però due anime, una profondamente milanese che si ritrova all’Ortica con le sue trattorie, spazi ricreativi per anziani e famiglie, e una più tecnologica, legata ai nuovi insediamenti produttivi e culturali fra Lambrate e zone limitrofe, con molte gallerie d’arte e associazioni di produttori di design che animano lo Spazio Ventura.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Il quartiere si anima la mattina grazie agli studenti universitari che vengono a lezione. Da una prima impressione, più che riconoscersi, molti scommettono sul suo futuro grazie ai nuovi insediamenti di microimprese.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Viene subito in mente Enzo Jannacci con la famosa canzone degli anni 60 “Faceva il palo nella Banda dell’Ortica”. Da allora lo ritengo il quartiere milanese che è cambiato di più. I suoi vecchi abitanti, operai e impiegati, hanno lasciato da tempo il posto a giovani creativi e a microimprese nel campo dell’intrattenimento di qualità.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Il quartiere ha subito profondissimi cambiamenti negli Anni 90 e 2000. Basti pensare alla nuova stazione di Lambrate, ai progetti di riqualificazione degli ex insediamenti industriali dell’Innocenti e Faema che, in parte sono stati trasformati in zone residenziali, in parte sono stati reinventati come spazi espositivi per l’arte contemporanea e il design, ma anche per l’ascolto della musica jazz grazie al progetto Area M(usica), promosso con il concorso di Fondazione CARIPLO.
I negozi in via Pacini sono tutti nuovi esercizi che hanno rilevato le precedenti gestioni dal 2012 – 2013, dopo la grande crisi che ha colpito il settore. Essi propongono alta gastronomia e ristorazione di qualità, dalle piadine romagnole, alla mozzarella “made in Milano”, dai veri cannoli alla siciliana come si mangiano a Palermo alle enoteche specializzate. Si può mangiare lombardo all’Osteria di Lambrate, francese allo Skuisito ed anche svedese all’Upcycle cafè.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi).
I giovani che lo abitano in orario di lezione lasciano un vuoto profondo la sera. Non è un quartiere dalla grande attrattiva commerciale, a eccezione di Via Pacini e di via Ampère, dove risiedono le maggiori attività commerciali.

 Quali sono le cose belle?
La sede storica del Politecnico di Milano e la chiesa di San Faustino all’Ortica. Da non perdere l’Orto Botanico Città Studi in Via Camillo Golgi 18 a Milano, sede di attività didattica, corsi divulgativi e, d’estate, dei concerti jazz di Area M, e la Basilica dei Santi Achilleo e Nereo in viale Argonne.

C’è un mercato e lei ci va?
Lungo il segmento finale di via Valvassori Peroni ogni sabato mattina c’è un mercato rionale molto fornito.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
La trasformazione del quartiere, iniziata 20 anni fa circa, è molto lenta. I suoi frutti si vedranno entro una decina d’anni quando verrà ripensata tutta l’area universitaria

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Il quartiere ha molte identità in nuce. Una caratteristica che sta prendendo piede in questi ultimi anni è la sua identificazione con la produzione e la rappresentazione di concerti di musica jazz e del ’900. Ci sembra che il Comune di Milano dovrà confrontarsi di più con questa nuova e coraggiosa realtà.

Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
L’Orto Botanico di via Camillo Golgi rappresenta una splendida realtà grazie al Dipartimento di Bio Scienze che ha inteso trasformare una discarica in un giardino di piante ornamentali. Ai margini del quartiere sorgono il Parco Lambro e il Parco Forlanini che rappresentano i polmoni verdi della zona, mentre viale Romagna e viale Lombardia presentano la loro consueta fisionomia di veri viali alberati.

 Lei fai qualcosa per il suo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Sono fra gli animatori di Area M(usica) che intende trasformare il Quartiere e i suoi spazi affascinanti in un Quartiere del Jazz e della musica del ’900.

 

 

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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