“Il mio quartiere”: fra Naviglio Grande e San Cristoforo – Marzia Biraghi

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QT foto Marzia Biraghi Marzia Biraghi

Qual è il suo quartiere?
Quello che si estende dal Naviglio Grande, all’altezza della chiesa di San Cristoforo, fino alla Barona.

Il quartiere ha una sua identità precisa? E qual è?
Questa parte della nostra zona, che un tempo pullulava di fabbriche, ha subìto grandi cambiamenti che se da una parte hanno portato a notevoli migliorie e richiamato residenti da altre parti della città, dall’altra ne hanno purtroppo cancellato la vecchia identità.

Chi vi abita si riconosce in lui?
Sono rimasti in pochi a riconoscersi, si tratta per lo più dei pensionati della Richard-Ginori.

Ha una storia, aneddoto, episodio interessante sul suo quartiere?
Grazie a un’iniziativa del Comitato Ponti (un gruppo di cittadini che immagina una città diversa, che dialoga con la Pubblica Amministrazione e con il territorio, avendo l’obiettivo di migliorare la vivibilità dell’area intorno a via Andrea Ponti innalzando la qualità di vita dell’intero quartiere) e degli abitanti della zona, è nato il Giardino Condiviso Nascosto, uno spazio di verde fino a ieri incolto, un’area nascosta tra via Malaga e via Bussola, occupata dalle piante cresciute per anni in libertà lungo le sponde del fiume Olona. Ora è diventato un bel giardino a disposizione dei cittadini del quartiere Barona e di tutti milanesi.

In questi ultimi anni il quartiere è cambiato molto?
Sì: il mondo della moda e del design si sta progressivamente spostando da questa parte del naviglio, unendosi a sale d’incisione e laboratori preesistenti.

Quali sono i difetti del quartiere? (rumore, movida, traffico, carenza di mezzi, troppi negozi)
Fortunatamente questa è ancora un’oasi pacifica dove non imperversano né il traffico né la movida. Il risvolto negativo è che ci sono pochi negozi perché il quartiere è ancora poco conosciuto.

Quali sono le cose belle?
La creatività delle persone che lo animano.

C’è un mercato e lei ci va?
Non c’è un mercato stabile, ma ci sono i mercati settimanali.

Il Comune di Milano, secondo lei, lavora bene per rendere migliore la città?
In generale sì, ma in questa zona e soprattutto in questo quartiere c’è ancora moltissimo da fare.

C’è qualcosa che consiglierebbe al Comune per migliorare il suo quartiere?
Occuparsi delle aree degradate che rimangono e che sono totalmente abbandonate a se stesse.

 Nel suo quartiere ci sono aree verdi e sono curate?
Ce ne sono diverse: il Giardino Condiviso Nascosto (di cui ho parlato prima), il parco del Villaggio Barona, i giardini di via Parenzo, fino ad arrivare al parco Teramo, anche se rimane un po’ fuori dal quartiere.

Lei fai qualcosa per il tuo quartiere? O le piacerebbe farlo?
Mi occupo attivamente del Giardino Condiviso Nascosto e di sensibilizzare l’amministrazione sul tema del degrado e della mobilità dolce (corsie bici e pedonali), la cui necessità, in questo quartiere, è molto sentita.

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Informazioni su Letizia Rittatore Vonwiller

Letizia Rittatore Vonwiller ha scritto e scrive per varie testate del gruppo Rizzoli (Io Donna, Casamica, Amica), occupandosi di attualità, arte, libri e bellezza. L'opportunità di lavorare per la bellezza le ha fatto scoprire un mondo affascinante. È convinta, come Dostoevskij, che "la bellezza salverà il mondo".

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