Intervista a Beatrice Uguccioni Presidente di Zona 9

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Foto Falcone Borsellino

Intervista a Beatrice Uguccioni Presidente di Zona 9 Comune di Milano

Sappiamo che in CdZ 9 è stato istituito il primo CdZRR (Consiglio di Zona Ragazze e Ragazzi), quale il risultato dell’iniziativa?

È vero, in Zona 9 è nato il primo Consiglio di Zona della Città di Milano, grazie all’impegno di molte persone che da subito hanno creduto a questo progetto. A partire dall’allora presidente della Commissione educazione, Giovanna Mizzau, che ancora oggi (presidente della Commissione Antonella Loconsolo) ha la delega per occuparsi del percorso per questa giovane ‘Istituzione’ e che in anni recenti ha visto il coinvolgimento anche delle altre Zone della Città. Un grande sostegno è venuto da Nicola Iannaccone di Arci Ragazzi, che ci ha aiutato attraverso specifici corsi di formazione; dai dirigenti scolastici e dagli insegnanti che hanno dedicato tempo ed energie per raggiungere l’obiettivo principale che è poi il coinvolgimento di tanti ragazze e ragazzi che frequentano il quarto e quinto anno della scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado.
Durante le sedute del CdZ9RR, quello che colpisce sempre molto è la preparazione dei giovani e la serietà con la quale affrontano le questioni, oltre al rispetto con cui si pongono nei confronti degli altri, anche quando non ne condividono le scelte. Il CdZRR è un luogo di crescita civica in cui confrontarsi tra coetanei per offrire al Consiglio degli adulti utili suggerimenti e valide proposte per rendere più vivibile la nostra Zona e, quindi, la nostra Città. Lo scopo quindi è quello di dare a voi, cittadini del futuro, strumenti per essere cittadini oggi e avanzare legittime richieste che noi grandi (amministratori delle Zone e della Città) dobbiamo tener presente.

Come pensa che una redazione come la nostra possa interloquire con i membri del CdZRR?

Una Redazione Junior come la vostra, che nasce all’interno di una redazione professionale già operante sul territorio come quella del giornale ABC, che ha una larga diffusione nei nostri quartieri, è la naturale interlocutrice di un CdZRR. Certamente troverete spunti e idee interessanti da approfondire, parlando con i giovani consiglieri, da riferire ai vostri lettori che sono tantissimi. Come CdZ agevoleremo questo contatto che mi pare molto interessante e utile.

Quali sono i percorsi istituzionali delle delibere del CdZRR?

Le proposte dopo essere state valutate e scelte dal CdZRR passano in Commissione Educazione, attualmente presieduta da Antonella Loconsolo e poi vengono approvate dal Consiglio. Una volta che il Consiglio ha deliberato, i progetti -se non possono essere attuati direttamente dalla Zona- vengono indirizzati agli Assessorati e ai Settori che si occupano di quel determinato tema o criticità, perché venga predisposto per via amministrativa l’intervento.

Il 23 maggio scorso abbiamo ricordato anche su ABC la strage in cui perse la vita Giovanni Falcone e, qualche tempo dopo, Paolo Borsellino. Lei che ricordi ha di quei giorni dolorosi e dell’attentato?

Avevo allora quasi 22 anni. Il 23 maggio ero a Milano, mentre il 19 luglio ero in vacanza al mare. In entrambi i casi ero con la mia famiglia e ricordo che rimanemmo ammutoliti. Un misto di rabbia, dolore, sgomento. Una sensazione tremenda di impotenza e di voglia di reagire di fronte ad un attacco così feroce alle Istituzioni del nostro Paese. E poi lacrime per la morte di tutte quelle persone che erano al servizio di uno Stato che non era stato in grado di proteggerle e per la scomparsa di due uomini che erano il simbolo della lotta alla mafia.

L’Italia è cambiata dalla loro scomparsa, la lotta alla mafia anche: quali i successi e quali le sconfitte delle Istituzioni? Oltre le Forze dell’Ordine, culturalmente possono fare qualcosa le Istituzioni? E i ragazzi?

Da allora vi è stata più consapevolezza della legalità che è alla base di ogni convivenza civile. Ovviamente il ruolo delle Forze dell’Ordine, come quello della magistratura, è fondamentale per le indagini e per la cattura dei vari boss. Ma per battere sul nascere le mafie occorre una cultura della legalità diffusa e per questo un ruolo molto importante assumono la Scuola così come le Istituzioni. Ragazzi formati, che conoscono i propri diritti e i propri doveri, che sono attenti a ciò che li circonda, che non si girano dall’altra parte per non vedere soprusi perpetrati ai danni di vittime innocenti, magari di un coetaneo, sono la chiave per combattere la malavita e le mafie, presenti -come sappiamo- anche al Nord, anche a Milano, anche in Zona 9.

Quale il suo auspicio per il futuro?

Il mio auspicio è che ciascuno di noi, ciascuno di voi giovani e giovanissimi, si impegni al massimo nel proprio ambito di lavoro o di studio per poter prendere coscienza di quanto sia importante fare il proprio dovere e contribuire a rendere migliore la Città e il Paese, anche attraverso l’informazione, che se usata correttamente ha un ruolo grandissimo, come vi state impegnando voi attraverso ABC e la redazione di ABC Junior, alla quale auguro ogni successo e buon lavoro.

Andrea Sharoubim, ABC JUNIOR

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