Il caffè sospeso invade Milano

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“Vi informo che da oggi è ufficialmente iniziata la pratica del ‘caffè sospeso’ anche al bar di fianco alla chiesa di San Vincenzo in via Pisacane. Grazie Lina Sotis per questa bellissima idea.” Firmato Silvia Urso.

Questo è il bellissimo regalo ricevuto per Pasqua. Grazie Silvia. Non solo hai spalmato in un altro quartiere l’idea, nata dai Vicinidicasa, ma hai capito al volo che il caffè sospeso non è un’iniziativa che dura lo spazio di un Salone, ma un’idea gentile che dura nel tempo. Ti prego, continua ad aiutarci e spandi l’idea con amici e conoscenti.

Però, c’è anche una domanda. Vogliamo continuare a chiamarlo ‘sospeso’ come i napoletani o, da bravi milanesi, vogliamo inventarci un nome nuovo? Il caffè donato? Il caffè felice? Il caffè regalato? Il caffè…

Alla mia amica Alessandra, per esempio, la parola ‘sospeso’ piace tantissimo, perché in quella ‘sospensione’ si apre un varco la fantasia, l’immaginazione. La cosa importante è che questo caffè generoso invada la città e tutti abbiano voglia almeno una volta alla settimana di lasciare generosamente un caffè sospeso, donato, felice a chi verrà dopo.

In DITE LA VOSTRA scrivete la vostra proposta.

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